Data Scientist: chi è, cosa fa e quanto guadagna lo specialista di Big Data

Professioni digitali: il Data Scientist

Data Scientist: chi è, cosa fa e quanto guadagna. La crescita esponenziale dell’uso della tecnologica nell’ultimo secolo ha portato notevoli cambiamenti anche nel mondo del lavoro.

Al giorno d’oggi sono sempre più richieste figure professionali che fino ad un decennio fa nemmeno esistevano. Il mercato del lavoro è in costante evoluzione e, a fronte di figure obsolete, ne nascono sempre di nuove e redditizie.

Visto il ruolo da protagonista della digitalizzazione va da se che i profili più richiesti sono proprio quelli legati al mondo del digitale. Una delle figure più interessanti, sia per l’attuale importanza, sia per le previsioni di costante crescita anche negli ani futuri, è quella del Data Scientist.

Data Scientist, chi è e cosa fa

Forse non tutti sanno che anche in Italia è in atto una profonda trasformazione del mercato del lavoro. Negli ultimi 10 anni il 90% delle grandi imprese italiane ha scelto di adeguarsi adottando lo smart working. Se si pensa che nel solo 2019 gli smart workers sono aumentati del 15% si capisce quanto il settore sia attivo.

Ma quali sono le competenze che deve avere uno specialista dei Big Data? il Data Scientist è, in pratica, l’interprete della data economy e del data-driven business. Il suo compito è proprio quello di saper gestire i Big Data e trarne indicazioni utili per l’attività e il successo dell’organizzazione per cui lavora.

Gestisce i big data, ossia i dati in grandi quantità, sia strutturati che non strutturati, e ne riesce a ricavare le informazioni rilevanti per il business. Ma non solo! Deve essere in grado di padroneggiare i linguaggi di programmazione, sviluppare algoritmi ed avere ottime capacità comunicative.

Nella pratica dei fatti è il vero interprete della data economy e del data-driven business.

Le competenze necessarie per essere un buon Data Scientist

Il Data Scientist è un lavoro sempre più in voga e, soprattutto, sempre più ben remunerato. Ma quali sono le competente che deve avere? Innanzitutto deve essere in grado di mettere in campo tutte le sue conoscenze tecniche senza trascurare la capacità di organizzare grandi set di dati. Non si tratta, però, di mera organizzazione, un buon Data Scientist deve saper elaborare i dati e trarne indicazioni utili alla azienda per cui lavora. Si tratta dunque di partire dai dati per aiutare la definizione di strategie aziendali. Deve saper navigare tra dati:

  • Strutturati: si tratta dei dati organizzati per categorie. Ne sono un esempio i dati di vendita;
  • Non strutturati: sono dati apparentemente più semplici da analizzare ma in realtà molto più complessi da organizzare perché molto vari e non ben definiti. Ne sono un esempio  tutti i commenti e le reactions sui vari social media.

Secondo Adecco le doti da avere per avere successo in questo campo sono quelle riguardanti l’organizzazione, la programmazione, l’analisi quantitativa, la comprensione del prodotto, la comunicazione e lavoro di squadra.

Secondo Big Data Analytics & BI del Politecnico di Milano il Data Scientist è

“Una figura altamente specializzata che conosce in maniera approfondita le tecniche matematico-statistiche, sa come sviluppare e implementare algoritmi di Machine Learning, conosce più di un linguaggio di programmazione (soprattutto R o Python) e gestisce gli Analytics; sa estrarre dati da database MySQL, usare tabelle pivot in Excel e produrre visualizzazioni chiare e sintetiche per gli utenti business”.

Come si diventa Data Scientist

Se, visto che è un lavoro molto richiesto e lo sarà per i prossimi anni, vuoi anche tu intraprendere questa professione ti starai sicuramente chiedendo che percorso formativo seguire. Per diventare Data Scientist serve almeno una laurea specialistica in Matematica, Ingegneria, Economia, Fisica, Informatica o Statistica.

Bisogna poi acquisire la necessaria competenza nella programmazione con linguaggi orientati all’analisi statistica dei dati (R e Python) e conoscenze di Analytics e Machine Learning.

Possono essere di grande aiuto:

  • master: Master in Data Science e AI;
  • percorsi di formazione attraverso i MOOC,
  • i Massive Open Online Courses come quelli di EMMA (su iniziativa dell’Unione europea).

Quanto guadagna un Data Scientist?

Inutile dire che ogni persona lungimirante sa che scegliere un percorso formativo prima ed un lavoro dopo basandosi anche sulla possibilità di guadagni è cosa buona e giusta. Ma quanto guadagna un Data Scientist?

Secondo il Bureau of Labor Statistics degli Stati Uniti i posti di lavoro per il Data Scientist aumenteranno dell’11% entro il 2024. Negli stati uniti il guadagno si aggira sui 110.000 dollari l’anno medi come salario d’ingresso.

A livello globale uno studio di Indeed mostra un incremento del 29% anno su anno della domanda di Data Scientist.

In Italia i numeri sono molto più modesti ma le opportunità non mancano di certo. Secondo l’Osservatorio del Polimi, nel 2019 un’azienda su quattro sta inserendo un Data Scientist nell’organico. Il guadagno medio del Data Scientist in Italia si aggira sui 30.000 euro l’anno.